Dalle parole di Grillo alla legge (disattesa) sull’autismo, Angsa: “Disposti a scendere in piazza”.
Angsa condivide le parole di Elio, frontman del gruppo “Elio e le storie tese” e padre di un ragazzo con autismo, che ha scritto una lettera aperta a Beppe Grillo. La onlus: “Neanche dal ministro della Salute nessuna parola di distacco. Ora basta, vogliamo rispetto. Applicare la legge o pronti a scendere in piazza e far valere le nostre ragioni con la magistratura”.
29 ottobre 2018
Argomenta ancora meglio Elio: “Se ti nasce un figlio autistico, parte una specie di orrida caccia al tesoro in cui pochissimi fortunati riescono a trovare persone competenti che A PAGAMENTO iniziano una terapia abilitativa del bambino; gli altri, cioè quasi tutti, continuano a non sapere dove sbattere la testa. E l’incubo, sig. Grillo, L’INCUBO è solo all’inizio; perché quando il bambino cresce e diventa uomo non lo tiene più nessuno, men che meno i genitori ormai anziani. E l’incidenza dei nati autistici sta aumentando a ritmi vertiginosi, ormai siamo a 1 su 50. Significa che se i suoi figli avranno dei figli c’è il 2% di probabilità che saranno autistici, sig. Grillo”.
Elio invita Grillo a firmare la petizione di Uniti per l’Autismo su change.orgper applicare le norme vigenti sull’autismo: “Siamo a duecentomila firme, con lei potremmo come minimo raddoppiarle. In particolare il Comitato #unitiperlautismo richiede l’urgente avvio di un percorso certo di attuazione della legge regionale lombarda n. 15 del 2016 che all’ art. 54 titola “Disposizioni in materia di prevenzione, cura, riabilitazione delle persone affette da disturbi dello spettro autistico e della disabilità complessa, di sostegno e assistenza per le loro famiglie”.
Ad appoggiare le parole e la battaglia di Elio interviene Angsa onlus (Associazione nazionale genitori soggetti autistici) per bocca del suo presidente Benedetta Demartis: “Elio ha ragione, trasformiamo le parole di Grillo in un’occasione per applicare la legge”. Dichiara Demartis: “Condividiamo le parole di Elio che si uniscono al coro dei genitori che negli ultimi giorni, sulla scorta delle parole di Beppe Grillo, hanno dovuto ingoiare sentimenti di rabbia e amarezza. E’ vero Elio, neanche una scusa, un balbettato mi dispiace dopo quelle frasi superficiali scaraventate sugli autistici e gli Asperger. Un ripensamento che avrebbe consolato le tante famiglie derise. Neanche dal ministro della Salute Giulia Grillo nessuna parola di distacco. Tutto questo è inaccettabile. Elio ha sottolineato la bontà delle leggi italiane sull’autismo e la reale difficoltà ad essere applicate, mancanza che viviamo tutti i giorni nelle nostre case, con i nostri ragazzi. Le terapie presenti nella legge del 2015 (la legge 134/2015 che ha aggiornato le linee guida per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico, ndr) spesso sono ignorate e, peggio ancora, non vengono riconosciute valide, mettendo a dura prova le famiglie per il costo esoso delle riabilitazioni. Medici che continuano a proporre la psicoterapia come rimedio ad una comprovata indicazione metodologica cognitiva comportamentale. Ora basta, vogliamo rispetto e per questo come Elio crediamo che Grillo debba fare un passo avanti verso le famiglie che ha deriso, questa è una buona occasione per trasformare il veleno in medicina, le parole che hanno ferito quei genitori potrebbero essereuna grande occasione per scendere in campo e per dare forza ad una legge, che fortunatamente c’è, ma che non si vuole applicare. E se questo mio pensiero, che è anche quello delle numerose famiglie residenti in tutte le regioni d’Italia, dovesse restare inascoltato siamo disposti a scendere in piazza e a far valere le nostre ragioni con la magistratura, in nome di tutte quelle migliaia di bambini e di adulti autistici che hanno diritto ad una risposta”.